Come ricostruire l’autostima e smettere di dipendere dal giudizio degli altri
Immagina di essere Carla, una ragazza perfetta, una ragazza che è sempre andata bene a scuola, ha sempre soddisfatto le aspettative dei genitori, degli insegnanti, degli amici… poi ad un certo punto tutto cambia. Carla cresce, si sente soffocare, si sente annoiata da quello che prima era la quotidianità.
Inizia a fare scelte diverse, inizia a non soddisfare più le aspettative dei genitori.
Sceglie una facoltà che secondo i genitori non ha sbocchi, stecca qualche esame, esce un po’ troppo con amici “diversi e non adatti alla figliola per bene di una volta”.
I genitori, gli amici e insomma chi diceva di amarla non approvano le sue scelte, le remano contro, la contestano, le dicono cose come: “Mi hai profondamente deluso Carla, con tutto quello che io e tuo padre abbiamo fatto per te… i sacrifici.” L’amore dei genitori non sembra più così incondizionato. Carla si sente colpevole, si sente sbagliata, prova a ritornare sui suoi passi, ma ormai il danno è fatto.
È diventata un essere pensante, un individuo che non può più essere plasmato.
Il fidanzato inizia a criticarla: “Carla non sei più la ragazza di cui mi sono innamorato“. Carla perde fiducia, speranza, la sua autostima è un caro vecchio ricordo lontano.
La sua vita sembra essere andata in pezzi. Non può più tornare indietro, ma nemmeno andare avanti. Non sa come fare. Non sa come uscirne. Qualsiasi cosa farà, sbaglierà sicuramente qualcosa. Carla, oh povera Carla. Come hai osato uscire dal seminato. Tutto quello che ti si chiedeva era quello di essere come chi diceva di amarti voleva. Non sei stata in grado di farlo.
Mia cara lettrice se ti sei riconosciuta in qualche modo, o hai provato un leggero fastidio, un prurito alle mani o una morsa allo stomaco, credo che tu abbia recepito il messaggio. Sì, se fai dipendere la tua autostima dal giudizio degli altri sei letteralmente fottuta. Come puoi allora ritrovare la fiducia in te stessa, come puoi staccarti dai “bisogni di controllo” degli altri? Semplice: FOTTITENE. (Sì, l’ho detto. E lo penso.)
Sai, in qualche modo io sono stata Carla, anche se in realtà non ho mai veramente soddisfatto le aspettative di qualcuno, anche se mi sono impegnata molto. Smettila di avere aspettative. Viviti il viaggio. Anche se non sai dove stai andando, l’importante è che tu non stia ferma con la speranza di ricevere indicazioni da qualcuno.
Da coach ho sempre pensato di dover essere perfetta, infallibile. Essere sempre sul pezzo. Performante. Reperibile 24h su 24. Oggi amo definirmi coach pentita. Pentita di aver creduto di non poter sbagliare. Pentita di non aver mostrato la mia parte umana. Pentita di aver pensato che il mio valore dipendesse dai risultati ottenuti dai miei clienti. Pentita di aver sprecato il mio tempo a rincorrere ideali irraggiungibili.
Cara lettrice, cara Carla, le loro opinioni sono come le scoregge: fanno rumore, puzzano, ma alla fine svaniscono nel nulla.
Carla non hai fallito. Hai solo smesso di compiacere. E questo, in un mondo che vive di maschere, è un atto rivoluzionario.
Ora, mettiamo giù qualche dritta seria, perché “fottitene” è un ottimo punto di partenza, ma non è l’unica risposta.
Come funziona il nostro cervello e perché ci frega tanto del giudizio altrui?
Il nostro cervello è cablato per la connessione sociale. Fin dai tempi delle caverne, essere accettati dal gruppo significava sopravvivenza. Ecco perché il rifiuto sociale attiva le stesse aree cerebrali del dolore fisico. Questa è la base biologica della nostra vulnerabilità al giudizio altrui.
Inoltre, c’è un bias cognitivo chiamato “effetto alone”. Tendiamo a giudicare le persone in base a una singola caratteristica (spesso superficiale). Se qualcuno che amiamo ci critica, questo giudizio negativo può estendersi a tutta la nostra persona, facendoci sentire sbagliati nel complesso.
Trucchi pratici per ricostruire la tua autostima:
- Riconosci il tuo valore intrinseco: Il tuo valore come essere umano non dipende da ciò che fai o da ciò che gli altri pensano di te. Sei degna di amore e rispetto semplicemente perché esisti. Scrivilo, ripetilo come un mantra, tatuatelo (forse no, inizia con un post-it sullo specchio).
- Distingui i fatti dalle opinioni: Quando qualcuno ti critica, chiediti: “È un fatto oggettivo o una sua opinione?”. Spesso, le critiche distruttive sono basate su aspettative personali e non sulla realtà.
- Focalizzati su ciò che puoi controllare: Non puoi controllare i pensieri e le azioni degli altri. Concentra la tua energia su ciò che puoi influenzare: le tue reazioni, le tue scelte, i tuoi obiettivi.
- Circondati di persone che ti supportano: Allontana (o limita il contatto con) le persone tossiche che minano la tua autostima. Cerca amici, familiari o gruppi che ti apprezzano per chi sei, difetti inclusi.
- Celebra i tuoi successi, anche quelli piccoli: Non aspettare di scalare l’Everest per sentirti fiera di te. Riconosci e celebra ogni passo avanti, ogni piccolo traguardo raggiunto. Hai finito un libro? Ottimo! Sei riuscita ad alzarti dal letto oggi? Fantastico!
- Pratica l’auto-compassione: Sii gentile e comprensiva con te stessa, soprattutto quando commetti errori o affronti delle difficoltà. Trattati come tratteresti un’amica cara che sta soffrendo.
- Definisci i tuoi valori: Cosa è veramente importante per te? Vivi la tua vita in linea con i tuoi valori, non con le aspettative degli altri. Questo ti darà un senso di integrità e forza interiore.
- Poniti obiettivi realistici e raggiungibili: Inizia con piccoli passi. Ogni obiettivo raggiunto rafforzerà la tua fiducia in te stessa.
- Ricorda che il cambiamento richiede tempo: Non scoraggiarti se non vedi risultati immediati. La ricostruzione dell’autostima è un percorso, non una gara di velocità.
- Chiedi aiuto se ne hai bisogno: Se ti senti bloccata o sopraffatta, non esitare a rivolgerti a un professionista (un terapeuta, un coach, pentita possibilmente😜) che possa supportarti in questo percorso.
Cara Carla (e chiunque si sia sentito come lei), la tua vita è tua. Le tue scelte sono tue. La tua autostima deve nascere da dentro, non dall’approvazione esterna. Quindi, respira profondamente, alza la testa e ricorda: sei fottutamente fantastica così come sei. E se qualcuno non lo vede, beh, peggio per lui. Tu continua il tuo cammino.
Ti abbraccio,
Kate, un coach pentita

About the author : Caterina Cambareri
Attivista dell’Identità | Mentore | Mindfulness Coach | Meditation Instructor | Mindset & Identity Specialist
Aiuto le persone a riscoprire chi sono davvero, eliminando blocchi e condizionamenti. Niente formule magiche, solo un lavoro profondo sull’identità, il mindset e la consapevolezza per trasformare la propria vita in modo autentico e duraturo.