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Scopri perché i momenti di stallo sono il punto di partenza ideale per attivare il cambiamento. E come il team building esperienziale può riaccendere la creatività e far emergere soluzioni nuove.
Quando il team è fermo, qualcosa sta cercando di muoversi
Ci sono momenti in cui un team entra in crisi. Le soluzioni abituali non funzionano più, la motivazione cala, la comunicazione si inceppa. È una soglia invisibile ma reale, dove si sente che qualcosa sta cambiando… ma ancora non si vede la direzione.
Questa fase – che può apparire come stallo, resistenza o routine – non è il problema: è il segnale che qualcosa di nuovo vuole emergere. E proprio lì, dove tutto sembra fermo, c’è spazio per una scelta.
Team building e pensiero laterale: una combinazione che sblocca
Quando un team affronta un momento di blocco, serve un approccio diverso.
Il team building esperienziale, se progettato con cura, può offrire uno spazio sicuro per uscire dai soliti schemi e attivare il pensiero laterale.
Cos’è? Lo psicologo Edward de Bono definisce il pensiero laterale come la capacità di affrontare i problemi da angolazioni nuove e non convenzionali. Non si tratta di “trovare la risposta giusta”, ma di cambiare completamente la domanda.
Dal punto di vista neurologico, quando ripetiamo gli stessi schemi mentali, il cervello si appoggia su circuiti automatici. Ma basta un’interruzione del pattern abituale – come un gioco, una sfida, un’esperienza immersiva – per attivare nuove connessioni sinaptiche, stimolare la creatività e liberare dopamina, l’ormone della motivazione.
Fare qualcosa di diverso per vedere qualcosa di nuovo
Uscire dalla routine è più che un atto simbolico: è un’azione concreta che modifica il modo in cui pensiamo.
Il pensiero laterale rompe l’invisibile gabbia del “si è sempre fatto così” e ci permette di generare idee nuove, più efficaci, più collaborative.
Ecco perché le attività di team building esperienziale che propongo, insieme ai miei collaboratori, non servono a “distrarsi dal problema”, ma a creare un contesto nuovo in cui la soluzione può emergere da sé, senza forzature.
Quando il team cambia prospettiva, cambia anche le possibilità che può vedere.
Il potere della soglia: dove finisce il ruolo e inizia la relazione
Ogni esperienza che offro nasce proprio da qui: dal desiderio di trasformare i momenti di blocco in passaggi evolutivi.
Non aiutiamo i team a risolvere vecchi problemi: li aiutiamo a cambiare sguardo, a rallentare, a incontrarsi davvero.
E spesso, da quel nuovo sguardo, nasce un’idea, una scintilla, una strada che prima sembrava chiusa.

About the author : Caterina Cambareri
Attivista dell’Identità | Mentore | Mindfulness Coach | Meditation Instructor | Mindset & Identity Specialist
Aiuto le persone a riscoprire chi sono davvero, eliminando blocchi e condizionamenti. Niente formule magiche, solo un lavoro profondo sull’identità, il mindset e la consapevolezza per trasformare la propria vita in modo autentico e duraturo.